Romani 10
Libro: Romani
FRATELLI, IL DESIDERIO DEL MIO CUORE E LA MIA PREGHIERA A DIO PER LORO È CHE
3 Perché, ignorando la giustizia di Dio, e cercando di stabilir la loro propria, non si sono sottoposti alla giustizia di Dio;
5 Infatti Mosè descrive così la giustizia che vien dalla legge: L’uomo che farà quelle cose, vivrà per esse.
6 Ma la giustizia che vien dalla fede dice così: Non dire in cuor tuo: Chi salirà in cielo? (questo è un farne scendere Cristo) né:
8 Ma che dice ella? La parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore; questa è la parola della fede che noi predichiamo;
9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato;
10 infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati.
12 Poiché non v’è distinzione fra Giudeo e Greco; perché lo stesso Signore è Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano;
14 Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non v’è chi predichi?
15 E come predicheranno se non son mandati? Siccome è scritto: Quanto son belli i piedi di quelli che annunziano buone novelle!
16 Ma tutti non hanno ubbidito alla Buona Novella; perché Isaia dice: Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?
18 Ma io dico: Non hanno essi udito? Anzi, la loro voce è andata per tutta la terra, e le loro parole fino agli estremi confini del mondo.
19 Ma io dico: Israele non ha egli compreso? Mosè pel primo dice: Io vi moverò a gelosia di una nazione che non è nazione; contro una nazione senza intelletto provocherò il vostro sdegno.
20 E Isaia si fa ardito e dice: Sono stato trovato da quelli che non mi cercavano; sono stato chiaramente conosciuto da quelli che non chiedevan di me.