Cantico dei Cantici 2
Libro: Cantico dei Cantici
IO SONO LA ROSA DI *SARON,IL GIGLIO DELLE
3 Qual è un melo fra gli alberi del bosco, tal è l’amico mio fra i giovani. Io desidero sedermi alla sua ombra, e il suo frutto è dolce al mio palato.
5 Fortificatemi con delle schiacciate d’uva, sostentatemi con de’ pomi, perch’io son malata d’amore.
7 O figliuole di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle, per le cerve dei campi, non svegliate, non svegliate l’amor mio, finch’essa non lo desideri!
9 L’amico mio è simile a una gazzella o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro al nostro muro, e guarda per la finestra, lancia occhiate attraverso alle persiane.
12 i fiori appaion sulla terra, il tempo del cantare è giunto, e la voce della tortora si fa udire nelle nostre contrade.
13 Il fico ha messo i suoi ficucci, e le viti fiorite esalano il loro profumo. Lèvati, amica mia, mia bella, e vientene".
14 O mia colomba, che stai nelle fessure delle rocce, nel nascondiglio delle balze, mostrami il tuo viso, fammi udire la tua voce; poiché la tua voce è soave, e il tuo viso è bello.